Chenopodiacee

Bieta barese

Tra tutte le varietà di bieta da costa preferiamo la bieta barese (o bieta invernale) (Figura), la quale è più bassa rispetto alla comune bieta da costa (raggiunge un'altezza massima di circa 30 cm), ma le sue coste sono bianche e molto carnose.

Necessita di terreno ben concimato e può crescere in siccagno.

La Bieta Barese si semina in agosto ed in settembre e per avere la sicurezza di germinazione e sopravvivenza delle piante si consiglia eseguire una semina in coltura protetta a 25-28° C (vedi paragrafo).

Dopo circa 3 – 4 settimane le piantine raggiungono un'altezza di circa 5 – 7 cm e sono pronte per il trapianto nell'aiuola.

Poiché il trapianto avviene dopo la seconda metà di settembre e dopo la seconda metà di ottobre (quando la pressione delle erbe infestanti è molto ridotta e la piovosità è discreta), si possono utilizzare aiuole non pacciamate (“a terra nuda”) dopo aver fatto ricorso alla zappatura superficiale del terreno (vedi paragrafo) e ricorrendo periodicamente alla sarchiatura (vedi paragrafo).

Trapiantare le piantine in una settimana piovosa, oppure innaffiarle a giorni alterni per una settimana.

Le piante di bieta barese possono essere trapiantate molto vicine, perché rimangono di piccole dimensioni e si iniziano a raccogliere dopo circa 2 – 3 mesi dal trapianto: si raccolgono da novembre, ma se protette con TNT resistono al freddo in campo fino a marzo.

La raccolta va effettuata tagliando l'intera pianta sotto al colletto.

Nota: se c'è molta umidità la Bieta Barese si può ammalare facilmente di cercosporiosi.

A differenza della comune bieta a coste nella quale si possono tagliare le foglie periferiche affette da cercosporiosi, trattare la pianta con poltiglia bordolese ed aspettare che ricrescano le foglie centrali, nella bieta barese è inutile tagliare le foglie esterne perché a causa del freddo invernale le foglie centrali non ricrescono.

Quindi è necessario attuare dei trattamenti preventivi e periodici con poltiglia bordolese.

Spinacio gigante d'inverno

Gli spinaci necessitano di temperature miti ed a seconda delle varietà si possono seminare in primavera o in autunno, ma siccome è una delle poche specie per le quali è necessario ricorrere alla semina diretta in aiuole non pacciamate (“a terra nuda”), in primavera la lotta alle infestanti mediante la sarchiatura è eccessivamente gravosa.

Per tale ragione è meglio utilizzare lo Spinacio Gigante d'Inverno (Figura).

Si tratta di un ortaggio a semina diretta in autunno, quando la pressione delle erbe infestanti è molto ridotta e si possono utilizzare aiuole non pacciamate (“a terra nuda”) dopo aver fatto ricorso alla zappatura superficiale del terreno (vedi paragrafo) e ricorrendo periodicamente alla sarchiatura (vedi paragrafo).

Per avere produzioni prolungate si può eseguire la semina ogni mese (in settembre,in ottobre ed in novembre).

Inoltre poiché pesano poco, è necessario seminare varie aiuole per avere dei raccolti abbondanti.

Si seminano in aiuole non pacciamate (“a terra nuda”) ed in file parallele distanti 30 – 50 cm, in modo da avere spazio per passare col sarchiatore manuale per controllare le infestanti.

Inoltre sopra le file seminate a spinaci si può spargere della paglia tritata che aiuta a mantenere umido il terreno sottostante, non ostacola l'emergenza delle piantine e non interferisce con l'eventuale azione di sarchiatura periodica che deve essere effettuata tra le file.

E' necessario seminare gli spinaci in una settimana piovosa, oppure innaffiare a pioggia i semi a giorni alterni per una settimana.

Questa varietà di spinaci permette anche di essere prodotta in coltura protetta (vedi paragrafo) per poi essere trapiantata direttamente in terra. Il vantaggio di questa tecnica è quello di poterli seminare già a metà agosto (ed avere così delle produzioni precoci).

Si trapiantano in aiuole non pacciamate (“a terra nuda”) ed in file parallele distanti 30 – 50 cm, in modo da avere spazio per passare col sarchiatore manuale per controllare le infestanti.

Gli spinaci raccolgono dopo 2 – 5 mesi dalla semina (da ottobre a marzo).

Barbabietola rossa Rote-Kugel (o Rapa rossa o Bieta da orto o Bietola da orto o Erbette rosse)

La Barbabietola rossa Rote-Kugek (Figura) è rotonda, la sua polpa ha un colore rosso uniforme ed è una varietà precoce (si raccoglie dopo soli 3 mesi).

Le Barbabietole Rosse necessitano di temperature elevate per germinare (25 – 28° C), poi crescono in modo ottimale a temperature più basse, comprese tra i 7 ed i 20° C.

Per tale ragione sono indicate per le coltivazioni primaverili e autunnali, ma siccome deve essere coltivata in aiuole non pacciamate (“a terra nuda”), in primavera la lotta alle infestanti mediante la sarchiatura è eccessivamente gravosa.

La barbabietola varietà Rote-Kugel può essere seminata in coltura protetta in luglio ed in agosto (vedi paragrafo).

Dopo circa un mese le piantine sono pronte per il trapianto nell'aiuola.

Poiché le barbabietole sono piante avide di calcio è utile trattarle ogni mese con litotamnio e bentonite.

Entrambi sono reperibili in sacchi sul WEB (dove si possono trovare già mischiati e ridotti in polvere pronti all'uso) (vedi paragrafo), oppure presso i consorzi agrari in sacchi separati.

In quest'ultimo caso, per distribuirli sugli ortaggi, in un secchio contenete 10 litri di acqua si sciolgono 50 g di Bentonite e 100 g di Litotamnio. Il litotamnio è costituito da granuli molto duri che devono essere macinati col macinino elettrico da caffè per ridurli in polvere solubile.

Dopo aver messo nel secchio 10 litri di acqua, si aggiunge la bentonite ed il litotamnio ridotto in polvere, quindi si mescola per bene con un bastone ed infine si filtra il tutto e si versa il liquido nella pompa irroratrice a spalla.

La barbabietola cresce in superficie e si possono osservare direttamente le sue dimensioni.

Si può raccogliere in qualsiasi momento quando raggiunge un diametro è tra 5 e 10 cm.

Una volta raccolta, lasciare 2 cm di stelo fogliare e lasciare il fittone. Si può conservare in cantina, ma non deve essere lavata.

Se lasciare occupata un'aiuola non è un problema, in inverno le si possono lasciare nel terreno, coprendole con delle foglie per evitare che congelino. Il freddo rallenta o blocca lo sviluppo e si possono raccogliere fino a marzo.