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Lattuga romana
Tra tutte le varietà di lattuga, preferiamo la lattuga romana, la quale ha un cespo voluminoso e resiste bene anche alle basse temperature.

In realtà, anche la lattuga romana, come tutte le varietà di lattuga, necessita di molta acqua, ma se piantata nei due periodi sotto descritti, si avvantaggia delle precipitazioni spontanee.
La coltivazione può avvenire in due periodi:
1. Prima coltivazione: si semina a metà-fine inverno, ogni mese in gennaio, febbraio e marzo.
Per avere la sicurezza di germinazione e sopravvivenza delle piante si consiglia eseguire una semina in coltura protetta a temperatura ambiente (vedi paragrafo).
Dopo circa 4 settimane le piantine raggiungono un'altezza di circa 7 – 10 cm e sono pronte per il trapianto nell'aiuola.
E' necessario utilizzare delle aiuole pacciamate con telo di rafia di plastica (vedi paragrafo) dopo aver fatto ricorso alla zappatura superficiale del terreno (vedi paragrafo).
Trapiantare le piantine in una settimana piovosa, oppure innaffiarle a giorni alterni per una settimana.
Le piante di lattuga crescono lentamente e si possono raccogliere dopo circa 2 mesi dal trapianto (da marzo a giugno).
2. Seconda coltivazione: si semina a metà estate (metà agosto): anche in questo caso è bene ricorrere alla semina in coltura protetta (vedi paragrafo).
Dopo circa 4 settimane le piantine raggiungono un'altezza di circa 7 – 10 cm e sono pronte per il trapianto nell'aiuola.
Poiché il trapianto avviene nella seconda metà di settembre (quando la pressione delle erbe infestanti è molto ridotta e la piovosità è discreta), si possono utilizzare aiuole non pacciamate (“a terra nuda”) dopo aver fatto ricorso alla zappatura superficiale del terreno (vedi paragrafo) e ricorrendo periodicamente alla sarchiatura (vedi paragrafo).
Trapiantare le piantine in una settimana piovosa, oppure innaffiarle a giorni alterni per una settimana.
Le piante di lattuga crescono lentamente e si possono raccogliere dopo circa 2 mesi dal trapianto.
Altre varietà di lattuga coltivabili in aridocoltura sono laLattuga foglia di quercia rossa e la L attuga foglia di quercia verde .
I periodi di semina, di trapianto e di raccolta sono simili a quelli già descritti per la lattuga romana.
Lattuga cappuccina Valdor
La lattuga cappuccina Valdor forma un cespo di medie dimensioni, con foglie tonde, di colore verde brillante e moderatamente croccanti e carnose.
Questa varietà di lattuga ha il grande vantaggio di resistere bene al freddo e, quindi, la si può lasciare svernare in campo.
Questo permette di avere a disposizione delle lattughe da dicembre a marzo, cioè in un periodo in cui le verdure (ed in particolare le lattughe) nell'orto scarseggiano.

Anche la lattuga Valdor, come tutte le varietà di lattuga, necessita di molta acqua, ma poiché viene seminata in settembre, si avvantaggia delle precipitazioni spontanee.
La lattuga cappuccina Valdor si semina ad inizio settembre in coltura protetta (vedi paragrafo).
Dopo tre settimane è bene stimolare le piantine con una concimazione azotata con borlanda.
Entro un mese dalla semina le piantine sviluppano un buon apparato radicale ed una grandezza fogliare tale da essere facilmente manipolate per il trapianto in pieno campo.
Poiché il trapianto avviene a fine settembre (quando la pressione delle erbe infestanti è molto ridotta e la piovosità è discreta), si possono utilizzare aiuole non pacciamate (“a terra nuda”) dopo aver fatto ricorso alla zappatura superficiale del terreno e ricorrendo periodicamente alla sarchiatura.
E' necessario trapiantare le piantine in una settimana piovosa, oppure innaffiarle a giorni alterni per una settimana.
Le piante di lattuga Valdor crescono rapidamente fin quando le temperature di giorno si mantengono sopra ai 10 gradi ed i primi cespi si possono raccogliere già i primi giorni di dicembre.
Quando la temperatura di giorno scende al di sotto dei 10 gradi la crescita rallenta. per poi riprendere a fine febbraio.
Nel frattempo la pianta sopravvive tranquillamente in campo e la si può raccogliere da dicembre a marzo ed a volte anche in aprile.
Lattuga da taglio
Diverse varietà di lattuga comunemente lasciate crescere a cespo, possono essere seminate per ottenere l'insalata da taglio: foglia di quercia, lollo bionda, lollo rossa, gentilina, etc.

Si semina nella prima settimana di ottobre in modo da poterle raccogliere per fine ottobre o nella prima settimana da novembre, altrimenti il freddo uccide le piante.
La lattuga da taglio non è una pianta da aridocoltura, ma si accontenta della irrigazione naturale dovuta alle piogge del periodo autunnale.
Per la lattuga da taglio è necessario ricorrere alla semina diretta (vedi paragrafo).
In ottobre la pressione delle erbe infestanti è molto ridotta e si possono utilizzare aiuole non pacciamate (“a terra nuda”) dopo aver fatto ricorso alla zappatura superficiale del terreno (vedi paragrafo) e ricorrendo periodicamente alla sarchiatura (vedi paragrafo).
La lattuga da taglio si semina in file parallele distanti 30 – 50 cm, in modo da avere spazio per passare col sarchiatore manuale per controllare le infestanti. Con un bastone si traccia un solco appena percettibile ed al suo interno si lasciano cadere i semi molto radi, ricoprendoli poi appena appena di terra con le dita delle mani.
Inoltre sopra le file seminate a lattuga da taglio si può spargere della paglia tritata che aiuta a mantenere umido il terreno sottostante, non ostacola l'emergenza delle piantine e non interferisce con l'eventuale azione di sarchiatura periodica che deve essere effettuata tra le file.
E' necessario seminare la lattuga da taglio in una settimana piovosa, oppure innaffiare a pioggia i semi a giorni alterni per una settimana.
Il ciclo vegetativo dura all'incirca 20-30 giorni dalla semina.
Si raccoglie tagliando le foglie più o meno ad 1 cm da terra, in modo che la pianta possa ri-vegetare e dare un secondo raccolto dopo altri 10-15 giorni.
Valerianella
La velerianella è una delle poche specie da coltivare in un orto senz'acqua per le quali è necessario ricorrere alla semina diretta (vedi paragrafo).

E' necessario utilizzare aiuole non pacciamate (“a terra nuda”) dopo aver fatto ricorso alla zappatura superficiale del terreno (vedi paragrafo) e ricorrendo periodicamente alla sarchiatura (vedi paragrafo).
Si semina la prima settimana di ottobre, perché per germinare ha bisogno di una temperatura di almeno 15 gradi. Poi sopporta bene il gelo.
In ottobre siamo avvantaggiati dal fatto che la pressione delle erbe infestanti è molto ridotta.
La valerianella si semina in file parallele distanti 30 cm, in modo da avere spazio per passare col sarchiatore manuale per controllare le infestanti. Con un bastone si traccia un solco appena percettibile ed al suo interno si lasciano cadere i semi molto radi e non c'è bisogno di ricoprirli di terra.
E' necessario seminare la valerianella in una settimana piovosa, oppure innaffiare a pioggia i semi a giorni alterni per una settimana.
La valerianella resiste bene al freddo (anche se è meglio proteggerla stendendoci sopra del tessuto non tessuto) e si raccogli quando la piantina raggiunge un diametro di circa 8 cm.
Cicoria da taglio
Tra le tante varietà di cicoria da taglio preferiamo la cicoria bionda di Trieste.

Si semina nella prima settimana di settembre, in modo da poterle raccogliere per fine ottobre o nella prima settimana da novembre, altrimenti il freddo manda a seme le piante rendendole immangiabili.
La cicoria da taglio è una delle poche specie da coltivare in aridocoltura per le quali è necessario ricorrere alla semina diretta (vedi paragrafo).
In settembre la pressione delle erbe infestanti è molto ridotta e si possono utilizzare aiuole non pacciamate (“a terra nuda”) dopo aver fatto ricorso alla zappatura superficiale del terreno (vedi paragrafo) e ricorrendo periodicamente alla sarchiatura (vedi paragrafo).
La cicoria da taglio si semina in file parallele distanti 30 cm, in modo da avere spazio per passare col sarchiatore manuale per controllare le infestanti. Con un bastone si traccia un solco appena percettibile ed al suo interno si lasciano cadere i semi molto radi, ricoprendoli poi appena appena di terra con le dita delle mani.
Inoltre sopra le file seminate a cicoria da taglio si può spargere della paglia tritata che aiuta a mantenere umido il terreno sottostante, non ostacola l'emergenza delle piantine e non interferisce con l'eventuale azione di sarchiatura periodica che deve essere effettuata tra le file.
E' necessario seminare la cicoria da taglio in una settimana piovosa, oppure innaffiare a pioggia i semi a giorni alterni per una settimana.
Il ciclo vegetativo dura all'incirca 20-30 giorni dalla semina.
Si raccoglie tagliando le foglie più o meno ad 1 cm da terra, in modo che la pianta possa ri-vegetare e dare un secondo raccolto dopo altri 10-15 giorni.
Radicchio rosso tardivo a palla Otello 5
Tra tutte le varietà di radicchio preferiamo la varietà tardiva Otello 5.

Si semina a metà estate (metà agosto): anche in questo caso è bene ricorrere alla semina in coltura protetta a 22 – 25° C (vedi paragrafo).
Dopo circa 4 settimane le piantine raggiungono un'altezza di circa 5 – 7 cm e sono pronte per il trapianto nell'aiuola.
Poiché il trapianto avviene nella seconda metà di settembre (quando la pressione delle erbe infestanti è molto ridotta e la piovosità è discreta), si possono utilizzare aiuole non pacciamate (“a terra nuda”) dopo aver fatto ricorso alla zappatura superficiale del terreno (vedi paragrafo) e ricorrendo periodicamente alla sarchiatura (vedi paragrafo).
Trapiantare le piantine in una settimana piovosa, oppure innaffiarle a giorni alterni per una settimana.
Si raccoglie dopo 120 – 140 giorni (da dicembre a marzo) e si conserva bene in frigorifero.
I cespi sono di grosse dimensioni, rossi con venature bianche e raggiungono un peso tra i 0,5 ed 1 Kg.