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Zucchine Striate Pugliesi
Le zucchine striate pugliesi necessitano di poca acqua (possono essere coltivate in siccagno), ma è necessario utilizzare la pacciamatura con teli in rafia di plastica (vedi paragrafo), perchè le radici devono rimanere umide fino a 10 cm di profondità.

Inoltre, per ridurre ulteriormente la dispersione di acqua, è necessario potare le loro foglie ogni volta che si raccolgono le zucchine: si tagliano le foglie più grandi o quelle che si stanno seccando, lasciando esclusivamente il ciuffo terminale.
Le piante di zucchina producono abbondantemente per circa 2 mesi, poi riducono drasticamente la loro produzione e tendono ad ammalarsi di oidio.
Per avere produzioni prolungate, quindi, conviene seminarle in coltura protetta a 25-28° C (vedi qui), in due periodi: a fine aprile ed i primi di luglio e dopo 15 giorni si trapiantano nel terreno.
Si piantano ad una distanza di 1 metro.
Dopo circa 30 giorni dalla semina iniziano a fiorire (fiori maschili e fiori femminili) e dopo 40 giorni compaiono le zucchine.
I fiori maschili si sviluppano da uno stelo stretto e lungo ed hanno un solo pistillo.
I fiori femminili si sviluppano da piccole zucchinette ed hanno una corollina di pistilli.
Le zucchine vanno raccolte con costanza, al fine di stimolare ulteriormente la produzione (quindi vanno raccolte ogni 2 giorni).
A fine produzione la pianta va estirpata, per evitare le infezioni fungine.
Le zucchine striate pugliesi sono di colore verde scuro, con striature chiare.
Le piante di zucchina necessitano di molto azoto, quindi è necessaria un'abbondante concimazione con stallatico maturo. Inoltre necessitano di temperature medio-calde (15-30° C).
Con le temperature basse (< 15 gradi) le piante rimangono nane, mentre con le temperature elevate (> 30° C) compaiono prevalentemente fiori maschili e la produzione si riduce drasticamente.
Sono molto sensibili al “mal bianco” (oidio)
Carosello tondo di Massafra
Il cetriolo pugliese ha numerosissime denominazioni locali.
Tra i vari ecotipi di caroselli e barattieri, noi preferiamo il Carosello Tondo di Massafra, perché ha foglie piccole e cresce compatto e cespuglioso e quindi ha uno scarso bisogno di acqua.

Il suo frutto è rotondo, verde con striature bianche, senza peluria e con i semi piccoli e bianchi.
Queste varietà di caroselli possono essere seminate nei mesi di aprile, maggio, giugno e luglio .
In realtà, per avere produzioni continue fino ad ottobre, conviene fare una prima semina a fine aprile ed una seconda semina a fine luglio .
Per avere la sicurezza di germinazione e sopravvivenza delle piante si consiglia eseguire una semina in coltura protetta a 25 ° C (vedi paragrafo) e dopo 15 giorni trapiantarle nell'aiuola ad una distanza di circa 1 metro l'una dall'altra.
Trapiantare le piantine in una settimana piovosa, oppure innaffiarle a giorni alterni per una settimana.
E' necessario utilizzare delle aiuole pacciamate con teli di rafia di plastica (vedi paragrafo) dopo aver fatto ricorso alla zappatura superficiale del terreno (vedi paragrafo).
I frutti si iniziano a raccogliere dopo 2 mesi dalla semina, e si raccolgono quando sono delle dimensioni di una grossa pesca o di un pompelmo.
Se lasciati a lungo sulla pianta, diventano grossi come dei piccoli meloni, la buccia vira al giallo-arancio e la polpa tende a marcire. In questo caso possono essere utilizzati solo per ottenere di semi utili per l'anno successivo.
In agosto le piante seminate in aprile-maggio esauriscono la produzione e muoiono (anche a causa dell'intenso caldo) e vanno estirpate. Ecco perché è utile eseguire una seconda semina a fine luglio, in modo da avere ancora produzione di cetrioli fino ai primi di ottobre.
Il cespuglio di cetriolo pugliese è costituito da un ramo principale molto corto (circa 10-20 cm), dal quale si dipartono vari rami secondari.
I fiori femminili (che svilupperanno il frutto) generalmente si formano sul tronco principale, mentre i fiori maschili generalmente si formano sui rami secondari.
Questo spiega perché i frutti risultano quasi tutti ammassati sul ramo principale.
Rispetto ai cetrioli comuni, il cetriolo pugliese non contiene cucurbitacina (che rende indigesti i comuni cetrioli).
Inoltre è abbastanza resistente al “mal bianco” (oidio) e quindi non necessita di trattamenti.
Anguria sugar baby
Tra le tante varietà di anguria, noi preferiamo la varietà sugar baby:è precoce, è di piccole dimensioni, è molto zuccherina e necessita di poca acqua.

Si semina in maggio. Per avere la sicurezza di germinazione e sopravvivenza delle piante si consiglia eseguire una semina in coltura protetta a 25 – 27° C (vedi paragrafo) e dopo 15 – 20 giorni si trapiantano nell'aiuola ad una distanza di circa 1 metro l'una dall'altra.
Trapiantare le piantine in una settimana piovosa, oppure innaffiarle a giorni alterni per una settimana.
E' necessario utilizzare delle aiuole pacciamate con teli di rafia di plastica (vedi paragrafo) dopo aver fatto ricorso alla zappatura superficiale del terreno (vedi paragrafo).
E' necessario non lasciare su ogni pianta più di 4 angurie (per permettere ai frutti di raggiungere le dimensioni tipiche della specie).
Si raccoglie dopo 2 mesi dal trapianto (da luglio a settembre) (e 3 mesi dalla semina): quando:
-le striature verdi tendono a schiarirsi ed a diventare verde chiaro;
-il polo col fiore è secco e duro alla pressione;
-il polo col peduncolo ha un viticcio ed una fogliolina che si seccano;
-bussando sull'anguria il suono secco si propaga a tutta l'anguria
Melone piel de sapo
Tra le tante varietà di meloni, noi preferiamo la varietà Piel de sapo (pelle di rospo) è il più precoce dei meloni inodorus (cioè dei meloni invernali) ed è molto zuccherino.

Il suo frutto è ovale, verde con striature gialle (simile al colore della pelle di un rospo).
E' molto coltivato in Sardegna, dove fu importato dagli spagnoli.
Si semina a fine aprile. Per avere la sicurezza di germinazione e sopravvivenza delle piante si consiglia eseguire una semina in coltura protetta a 25 – 27° C (vedi paragrafo) e dopo 15 – 20 giorni si trapiantano nell'aiuola ad una distanza di circa 1 metro l'una dall'altra.
Trapiantare le piantine in una settimana piovosa, oppure innaffiarle a giorni alterni per una settimana.
E' necessario utilizzare delle aiuole pacciamate con teli di rafia di plastica (vedi paragrafo) dopo aver fatto ricorso alla zappatura superficiale del terreno (vedi paragrafo).
La produzione inizia in luglio e prosegue fino a fine settembre. Poi i frutti si possono conservare all'ombra ed in un luogo fresco per circa 2 – 3 mesi, quindi per un periodo un inferiore rispetto ai meloni inodorus classici.
Se coltivata in siccagno la pianta rimane cespugliosa. Se coltivata con l'irrigazione la pianta diventa fortemente sarmentosa ed invasiva come i comuni meloni.
In caso di estate piovosa, per evitare che la pianta tenda a diventare invasiva, è necessario cimare i suoi rami secondari al di sopra della 5 foglia.
Inoltre è necessario non lasciare più di un melone su ogni ramo, altrimenti non crescono abbastanza.
Melone rugoso di Sibari (o di Cosenza)
Il melone rugoso di Sibari (o di Cosenza) fa parte dei “meloni inodorus” (cioè a differenza degli altri meloni non emana un odore intenso nell'ambiente circostante), la buccia è di colore giallo, la superficie è rugosa e la polpa è bianco-perlata, molto succosa e zuccherina.

I suoi frutti pesano in media 2 Kg.
E' un melone a produzione tardiva rispetto ad altre varietà, però ha due grandi vantaggi: può essere coltivato in aridocoltura (cioè senza irrigazione) e può essere conservato a lungo (circa 2 – 4 mesi).
Quindi se raccolto in agosto-settembre può essere conservato fino a Natale (e perciò viene anche catalogato tra i “meloni da serbo” o “meloni invernali”).
Le piante non sopravvivono al di sotto dei 12° C e per tale ragione si può seminare ad inizio maggio.
I semi germinano facilmente ed è meglio ricorrere alla semina protetta. Noi preferiamo seminarli in bicchieri di plastica, in modo che le piantine abbiano un grosso pane di terra che permetta loro di attecchire facilmente quando vengono trapiantate e poi coltivate in aridocoltura.
Le piante si trapiantano in file a circa un metro di distanza l'una dall'altra.
La distanza tra le file deve essere almeno 1,5 metri.

Le radici del melone rugoso di Sibari sono in gran parte superficiali e, quindi, il ricorso alla sarchiatura può danneggiare le radici ed esporre la pianta a malattie batteriche o fungine.
Per contrastare le erbe infestanti, quindi, è necessario utilizzare dei teli pacciamanti in rafia di plastica al fine di controllare le erbe infestanti, mantenere umido il terreno e permettere alla pioggia di irrigare saltuariamente le colture.
Queste piante necessitano di molto azoto per svilupparsi e di molto potassio per diventare zuccherini, per cui è necessario che il terreno sia ben concimato con compost o con stallatico.
Le piantine devono essere irrigate solo nei primi giorni dopo il trapianto.
Per ottenere frutti numerosi e di grosse dimensioni è necessario ricordare che i fiori maschili si formano sul tronco principale o sui rami secondari, mentre i fiori femminili (dai quali si svilupperà il frutto) si formano sui rami terziari.
Quindi, bisogna stimolare la pianta ad emettere molti rami terziari e questo si può fare mediate la potatura.
Nella coltivazione professionale, per avere una abbondante produzione e contenere lo sviluppo della pianta (che è molto invasiva), è necessario ricorrere ad una potatura molto complessa, nella quale si distinguono almeno 4 fasi.
Nella coltivazione amatoriale, è sufficiente limitarsi alla cimatura del tronco principale: quando il tronco principale emette la quarta foglia lo si cima togliendo tutta la parte che va oltre la seconda foglia.
Inoltre, quando i frutti iniziano a diventare ben evidenti, si eliminano le foglie che li coprono.
Il melone rugoso di Sibari si raccoglie dopo 4 mesi dal trapianto (agosto – settembre – ottobre).
A differenza degli altri meloni, in questa varietà il peduncolo non tende a seccarsi, quindi bisogna raccoglierlo quando è ben giallo e di grosse dimensioni e poi lasciarlo maturale in cantina al buio.
Si può conservare per circa 4 mesi (fino a Natale), ma è meglio consumarlo in ottobre-novembre, per non rischiare di perderne alcuni per marcescenza.
La pianta è molto sensibile al “mal bianco” (ioidio).
Per ottenere i semi di melone rugoso di Sibari è necessario individuare le piante che producono meloni con forma e dimensioni tipiche della specie.
Quindi si raccolgono ben maturi e si lasciano in cantina al buio finché la polpa tende a marcire. A questo punto si taglia in due metà e con un cucchiaio si prelevano i semi, separandoli dalla placenta alla quale sono attaccati.
Dopo averli lavati, si lasciano seccare all'ombra. I semi mantengono un'ottima germinabilità per 2 anni. Poi la germinabilità si riduce un po'.
Zucca Delica (o Zucca Mantovana o Zucca Veneta)
Tra le tante varietà di zucca noi preferiamo la zucca delica, che è una zucca tonda, di colore verde scuro, con polpa gialla, di dimensioni contenute (ogni zucca pesa da 1 a 1,6 Kg).

Utilizzare semi freschi (prodotti l'anno precedente) (altrimenti non germogliano).
E' una zucca a maturazione precoce ed a ciclo breve.
Si potrebbe seminare dal mese di aprile al mese di luglio ed avere dei raccolti continui da luglio ad ottobre, ma in realtà, nessuno compra le zucche in luglio ed agosto.
Per tale ragione conviene seminarla in giugno e raccoglierla in settembre ed ottobre.
Si semina in coltura protetta a 25 – 28° C (vedi paragrafo) e dopo 15 – 20 giorni si trapianta nel terreno.
Devono essere trapiantate in aiuole paccimate con telo di rafia di plastica (vedi paragrafo).
Trapiantare le piantine in una settimana piovosa, oppure innaffiarle a giorni alterni per una settimana.
Ogni piantina va trapiantata a circa 2 metri di distanza (hanno bisogno di molto spazio).
Necessitano di molto azoto ed hanno bisogno di una temperatura mite (tra i 20 ed i 25 gradi).
Dopo circa 30 giorni dalla semina iniziano a fiorire (fiori maschili e fiori femminili).
I fiori maschili si sviluppano da uno stelo stretto e lungo ed hanno un solo pistillo.
I fiori femminili si sviluppano da piccole zucchettine ed hanno una corollina di pistilli.
E' importante eseguire il diradamento dei frutti, lasciando pochi frutti per pianta (3 – 4 al massimo).
Si raccolgono quando il picciolo si secca, quando non si riesce a scalfire la buccia con l'unghia e quando colpendo la zucca con le nocche della dita si sente rumore di vuoto.
E molto sensibile al “mal bianco” (oidio).